mercoledì 28 luglio 2010

Non importa essere forte, ma sentirsi forte

Nella vita non importa essere forte, ma di sentirsi forte, di essersi misurati almeno una volta, di essersi trovati almeno una volta nella condizione umana più antica, soli davanti alla pietra cieca e sorda, senza altri aiuti che le proprie mani e la propria testa.
(C. J. McCandless)

mercoledì 22 luglio 2009

Aggiunte equipaggiamento

Il materiale che mi son portato dietro per tutto il tragitto ha funzionato benissimo. Alcune aggiunte ed aggiustamenti minori, che elenco qui di seguito, arricchiranno il quasi perfetto equipaggiamento per la prossima mia avventura!

Aggiunte:
piccolo notes e matita per gli appunti;
tubetto crema alla vasellina antisfregamento glutei;
crema solare protezione 60;
cartina geografica max 1:100.000
un paio di cerotti compeed antivesciche;

Modifiche:
poncho antipioggia più grande e più robusto;

Lista desideri:
mini-tenda un po meno "mini";
GPS da polso cartografico;
iphone al posto del telefonino e della fotocamera;
due maniglie sotto la sacca;
imbottire spallacci e cinghia addominale;
aggiungere tasca dx su cinghia addominale;
aumentare altezza tasche in rete;

martedì 14 luglio 2009

Quando sei là fuori

Io ed Andrea desideravamo farci alcuni giorni di volo assieme, specialmente i primi del kap1111, proprio all'inizio nell'area francese. Ma da subito si è palesata la differenza di impostazione, di interpretazione del viaggio, del percorso, di predisposizione a fare come e cosa.
Il giorno 10 giugno eravamo al decollo di Montecarlo ma tirava un vento che solo le rondini, e non tutte, si divertivano in aria.
Ho chiuso gli occhi ed ho chiesto a me stesso cosa volessi fare e la risposta fu: PARTIRE, anche a piedi! Andrea voleva volare e quindi ha atteso un paio di giorni che la meteo diventasse favorevole. Nel giro di una settimana poi mi ha raggiunto e ci siamo rivisti e incontrati, ma è stato un misto di caso e forzatura che non è più successo nei giorni seguenti.
Quando sei là fuori, senza supporto, solo con te stesso con la sola sacca sulle spalle con le tue 4 cose, con una parte di mondo da attraversare, o sei razionale e matematico e segui uno schema prefissato, oppure segui l'istinto...

sabato 11 luglio 2009

Trenta giorni per la vittoria



Dopo Buzet un lento avvicinamento tutto a piedi, mercoledì 8 luglio, da Crni Kal a Dolina e poi la mattina dopo al decollo del M.Carso dove mi aspettava la Bora, vento grecale rafficato a 20-30Km/h quasi borino quindi. Vento che mi ero sorbito anche il giorno prima mentre camminavo, e poi anche tutta la notte a casa di mio fratello che abita proprio nel paesino sotto al decollo: erano alcuni anni che non lo vedevo. A casa sua hanno l'abitudine di convivere con il vento tanto che lasciano opportunamente porte e finestre aperte affinchè l'aria la pervada in lungo ed in largo; il mio letto si trovava un metro di lato all'ingresso eolico... ma ho dormito bene.
Giovedì, solo un ora per raggiungere il decollo. Raggiunta la sella non nascondo un certa emozione nell'aver concluso il Kap1111, guardando Trieste dall'alto e tutto il mare. E pensare che trenta giorni prima godevo di una vista simile ma su Montecarlo. Si vede bene anche Koper poco più a sud, nascosta parzialmente da un muro di pioggia... anche oggi la musica non è diversa!
Mi raggiunge Ugo che dopo alcune foto di rito e un ultima camminata "di corsa" per evitare la pioggia, mi porta a fare un pranzo a base di pesce in un locale tipico triestino. Tutto bello, tutto buono! La sera una specie di bis con un altro mio fratello che mi capita a casa con una bottiglia di spumante e d'istinto mi viene un'idea per festeggiare: scaldo la minestra, e ci beviamo tutta la bottiglia!
Il terzo mio fratello fisicamente non c'era ma ha fatto compagnia per molti tratti del tragitto pedemontanico, da lassù, o da laggiù, non so esattamente dove sia andato dodici anni fa. Oggi ho riabbracciato finalmente colui che mi ha accompagnato ogni giorno anche stando a casa con sua mamma: mio figlio Paolo.
30 giorni lungo tutto l'arco alpino (clicca per il percorso), Montecarlo, Francia, Italia, Slovenia, Croazia, 1200Km in totale, 130Km in parapendio visitando 31 zone di volo diverse, 45Km in traghetto sui laghi, 5Km in funivia, 550Km a piedi, 470Km in autostop: CE L'HO FATTA!!

giovedì 9 luglio 2009

mercoledì 8 luglio 2009

martedì 7 luglio 2009

Cammina, cammina...

Ho circumnavigato il M.Vremscica in circa 5h e mezza, a piedi ovviamente: su, temporale, giu, temporale, ecc. come al solito. La caviglia sta esaurendosi per questo le sto praticando impacchi di acqua e sale. Sono a Buzet dopo una estenuante giornata. Non pensavo di farcela ma la fortuna di trovare gente gentile che ti da un passaggio in auto è grande come la disponibilità delle persone stesse, se ne trovano, se ne trovano! Venerdi qui ci sarà la coppa del mondo di parapendio ed i preparativi fervono. Spero domani incontrare Joseph che so abitare proprio in questo paesino croato arroccato su una collina. Potrei visitarlo questa sera... il problema è scendere poi... di energie me ne son rimaste poche, di caviglie solo una. Al mio appello per una griglia calda non ho ricevuto alzate di mano, avrei, altrimenti, procurato una decinata di mazze di tamburo (funghi) da mangiare, che altro! Cammina, cammina, domani farò avvicinamento a Trieste a cui giungerò, spero in volo, dopodomani.

Qualcuno ha una griglia calda?

lunedì 6 luglio 2009

Importante è godere, così o cosà

Certi messaggi nemmeno tanto subliminali li so cogliere, salendo al Nanos da Vipava, quando a metà sentiero già alle 10:30 del mattino si presenta la giornata con un fragrante temporale. Calmatosi gli eventi, quel tanto, scendo a Podnanos a mangiare la minestra con le cotiche. Importante è godere, o così o cosà. La caviglia in discesa mi fa consumare i bastoncini da walking, ed ingrossare i tricipiti. Se cammino in salita e scendo in volo è ideale, ma oramai non so cosa chiedere alla femminile meteo, che non mi abbia già dato. Tra 3 giorni arriverò a meta a Trieste, dopo Vremscica e Buzet in Croazia, accetto e ringrazio. Altro ieri sullo Stol simpatico volettino con finale sulla spiaggia di bianchissimi sassi del Soca, e ieri ravanata da Trnovo al Caven. Come da molti giorni oramai, subito dopo atterrato lampa, tuona e pioggia. A volte anche prima, come oggi. Sono a Divaca inaspettatamente velocemente, felicemente.